venerdì 14 gennaio 2011

Dove li metti i tuoi risparmi?

Cari, blogger.... vi propongo oggi qualcosa di leggero, ma quanto mai interessante. Ecco in cosa mi sono imbattuto. Il progetto è allettante. Date un' occhiata....

Non è elegante parlare di soldi.
Ma la questione del risparmio non possiamo far finta che non esista…

Il capitalismo non si limita a pagare poco il lavoro di miliardi di persone e a spacciare prodotti di scarsa qualità e svariate truffe e truffette commerciali. Ti frega anche i risparmi. In questi anni abbiamo assistito a veri massacri economici perpetrati ai danni dei piccoli e dei medi risparmiatori. A volte ci hanno rimesso le penne anche dei pesci grossi… E’ un gioco al massacro…
E su questo fronte in Italia si potrebbe fare di più.
Particolarmente sarebbe utile in un momento difficile e rischioso come questo.
Chi ha qualche soldo da parte si trova di fronte a un grosso problema: dove metterli?
Ci sono poche alternative per chi non ha voglia di fare il bove nel parco buoi (come i finanzieri chiamano i piccoli risparmiatori, il parco buoi si foraggia nei tempi rosei e si macella appena va giù il mercato).
In questo momento i prodotti sicuri (fondi etici o obbligazioni di stati con tripla A) pagano poco…
Sappiamo che nel mondo della finanza etica si sta pensando a prodotti di nuovo tipo. Imitando i tedeschi si potrebbero ad esempio costruire cooperative di risparmio che investono in eolico e fotovoltaico. Qualche esperimento è stato fatto anche in Italia (dal comune di Peccioli ad esempio) ma allo stato attuale non abbiamo la forza di lanciare un’operazione simile.
Mi viene allora la seguente idea: potremmo creare una società d’investimento che realizzi una sola impresa: costruire un ecovillaggio.
Sarebbe il classico investimento ideale: mettere i soldi in un’attività che fa bene all’ambiente, alle persone che ci andranno ad abitare. Un’operazione non speculativa, con ricarichi moderati, che può mettere al sicuro il valore del denaro. Molto meglio che mettere i soldi in fondi di investimento classici che magari poi foraggiano le multinazionali più cattive del pianeta.

Il successo dell’Ecovillaggio Solare di Alcatraz dimostra che esiste una grande domanda di case ecologiche, energeticamente efficienti, all’interno di complessi che offrono l’opportunità di condividere alcuni spazi condominiali (piscina, sala multifunzionale, lavanderia ecc).
Il momento è propizio anche dal punto di vista dei prezzi.
Abbiamo trovato varie opportunità che si presterebbero a un simile progetto in modo eccellente.
Le cubature ci sono già (anche se sono praticamente ruderi) quindi non ci sono problemi autorizzativi, in questo caso progetti e pratiche si sbrigano in pochi mesi.
Inoltre abbiamo già fatto una mole di lavoro enorme per l’Ecovillaggio Solare (studi, progettazioni, preventivi, struttura societaria, modalità di finanziamento).
Si costituisce una Spa bloccata, che può compiere solo quelle specifiche operazioni decise nel progetto approvato dall’assemblea. L’amministratore delegato ha poteri limitati alla realizzazione delle decisioni dell’assemblea, cioè non ha il potere di decidere qualche tipo di investimento o spesa che non sia nell’elenco delle spese preventivate.
Si tratta di comprare, realizzare la progettazione, chiedere le autorizzazioni per il restauro, sistemare le strade, portare acqua, luce e telefonia ad alta velocità, e vendere gli appartamenti prima di iniziare i lavori.
Quindi l’idea riguarda chi è interessato a investire denaro, senza dover comprare una casa.
Se tutto va bene concludiamo l’operazione in 3 anni, forse meno. Ma potrebbe anche essere che i tempi si allunghino di parecchio... In ogni caso credo che il terreno e le case, quando si compra a prezzo di rudere, in aree non sopravvalutate, mantengano il loro valore rivalutato rispetto all’inflazione. Possono cadere i prezzi nel Chianti, dove in alcune zone si superano, per un rustico ristrutturato, i 5 mila euro al metro, non dove si parte da prezzi che per un rudere sono di circa un decimo.
Se ci fosse un gruppo promotore di persone disposte a fondare questa società con quote a partire qualche migliaio di euro, potremmo pensarci.
Che ne dici?
Apriamo il dibattito? (sono graditi commenti critiche, osservazioni idee ecc...
Evidentemente si tratta di un investimento a medio termine ma potrebbe sortire un buon risultato.
Quindi, come già facemmo quando si iniziò a discutere del fotovoltaico, propongo un sondaggio senza nessun impegno, si tratta solo di una manifestazione di interesse per ricevere eventualmente, altre informazioni.
Se, in linea di massima, ti può interessare costituire con noi una simile società, manda una mail a jacopo@alcatraz.it.

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