venerdì 20 gennaio 2012

L'anello di Re Salomone

"Quando nel corso dell'evoluzione, una specie animale sviluppa un mezzo aggressivo che potrebbe uccidere in un sol colpo un animale della stessa specie, deve svilupparsi parallelamente anche un'inibizione sociale, affinchè l'esistenza della specie non ne venga messa in pericolo [...]  Per ogni specie animale il sistema degli impulsi e delle inibizioni ereditarie e le armi offensive fornite dalla natura stanno fra loro in delicato equilibrio e costituiscono un insieme autoregolantesi [...] Una sola creatura possiede armi che non sono cresciute sul suo corpo, che non rientrano nella struttura funzionale dei suoi comportamenti innati, e il cui uso non è regolato da una corrispondente forza di inibizione: questa creatura è l'uomo. Le armi dell'uomo diventano sempre più micidiali, e la loro potenza si è moltiplicata paurosamente nel corso di pochi decenni. Invece perchè si sviluppino impulsi e inibizioni innati, così come si sviluppa un organo corporeo, occorrono lassi di tempo che rientrano in un ordine di grandezza familiare ai geologi e agli astronomi, non certo agli storici. Le nostre armi non le abbiamo ricevute dalla natura, le abbiamo liberamente create. E cosa ci sarà più facile, la creazione di nuove armi o quella di un senso di responsabilità, di un sistema di inibizioni, senza i quali la nostra razza può perire ad opera di ciò che essa stessa ha creato? Ma anche queste inibizioni dobbiamo crearcele liberamente, poichè sui nostri istinti non possiamo proprio contare."
Konrad Lorenz, tratto da "L'anello di Re Salomone" (1967).

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